Ercole a riposo dalle sue Fatiche
TURPIN DE CHAULNES
TURPIN DE CHAULNES
(attivo nel XIX sec.)
Ercole a riposo dalle sue Fatiche
1850
Tempera acquarellata 49.5 x 62 cm,
con cornice in legno dorata e intagliata 73 x 84 cm.
Firmato e datato
Un confronto diretto si ha con il piccolo marmo settecentesco dell’Ercole a riposo, lascito del Visconte Robert Fitzwilliam ed ora esposto nell’omonimo museo di Cambridge, del quale questa tempera acquarellata deve essere uno studio dal vivo. Le differenze fra la nostra opera e la scultura, oltre a quelle ovvie di tecnica e supporto, si trovano nella presenza dello sfondo, di invenzione del pittore, che si discosta dal neoclassicismo della figura e guarda alla lezione romantica filtrata da John Constable e, soprattutto, dal “pittore della luce” William Turner, al quale sembra rifarsi nella pennellata, breve e movimentata, e nell’intenso gioco di luci ed ombre (volto anche a marcare struttura corporea e l’epidermide). La composizione nella sua complessità rimanda alla cinquecentesca incisione di Giorgio Ghisi da un disegno di Giulio Romano, del quale dalla metà del XVIII secolo vi era un esemplare nelle collezioni del British Museum di Londra.
Estratto della scheda della Dott.ssa Chiara Fiorini.
