Ritratto femminile
JOHANN WALTER (WALTER-KURAU)
JOHANN WALTER (WALTER-KURAU)
(Jelgava 1869-Berlino 1932)
Ritratto femminile
1920
Olio su tela, 74 x 63 cm
Firmato e datato in basso a sinistra: 20. Walter Kurau
Johann Walter-Kurau (anche conosciuto come Jānis Valters o Johann Walter) è considerato “la più misteriosa figura di spicco dell’arte Lettone” (Eduards Kļaviņš, 1995) a causa della sua personalità ibrida modellata sull’educazione ricevuta dalla sua madre proveniente dalla Germania Baltica e sull’ambiente nel quale è cresciuto, più legato alla comunità tedesca della sua città natale (in tedesco Mitau). Nonostante ciò, nella sua giovinezza fu profondamente attivo nella promozione della cultura della sua terra, tanto che fu fra i fondatori del gruppo chiamato Rūķis, formato nel 1891 da alcuni artisti, musicisti e scrittori lettoni che frequentavano l’Accademia di San Pietroburgo. Alla base c’era l’influenza dello scultore lettone Gustavs Šķilters ed essi erano mossi da “un forte spirito etnico e da un nazionale entusiasmo” (Šķilters, 1924).
Nel 1906, comunque, si trasferì in Germania, prima a Dresda (1906-1916) e poi a Berlino (1916/10917-1932), dove morì. Il suo cognome è una chiara rappresentazione di questo mix culturale che lo accompagnerà per tutta la vita, perché è generato dall’unione di quelli di entrambi i suoi genitori.
All’inizio della sua carriera era più orientato verso la pittura di genere, per poi virare verso un elegante e moderno stile Impressionista caratterizzato da delicate tonalità pastello e definite armonie. Era anche un talentuoso violinista ed un importante insegnante (fra i suoi allievi vanta la celebre fotografa americana Florence Henri).
Esiste il bozzetto di questo dipinto, che è in collezione privata.
